Un modo differente di pensare l’agricoltura è l’agroecologia, che imposta lo sviluppo dell’agricoltura secondo principi ecologici. Si differenzia quindi dall’agricoltura industriale, che attraverso le sue pratiche riduce la biodiversità, contribuisce all’inquinamento dei suoli e delle acque, danneggia gli ecosistemi pre-esistenti e accresce le emissioni di gas serra. L’agroecologia offre una visione d’insieme, rispettando la stagionalità delle colture e puntando a sistemi alimentari socialmente equi, che uniscono alla rigenerazione del suolo il rispetto della dignità del lavoro e la visione del cibo sano e nutriente come diritto umano.

In questa visione, il benessere e la salute degli animali hanno un ruolo importante. La risoluzione intitolata Resolution for animal welfare, adottata dall’ONU nel 2022, riconosce la correlazione tra benessere animale, ambiente e sviluppo. Promossa da Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Ghana, Pakistan, Sud Sudan e Senegal, la risoluzione delinea un approccio in cui l’umanità vive in armonia con la natura, gli animali selvatici e le altre specie viventi. 

Qu Dongyu (Yongzhou, 29 ottobre 1963-) è il direttore generale della Fao, eletto il 1 agosto 2019 e confermato per un secondo mandato il 2 luglio 2023. 

La Fao (Food and Agriculture Organization) è l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alla lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo, al miglioramento della sicurezza alimentare e delle condizioni di vita della popolazione rurale. Ha sede a Roma, così come le altre due agenzie dell’Onu impegnate in questo ambito, Ifad (International Fund for Agricultural Development), impegnata come istituzione finanziaria a sostegno delle aree più colpite da fame e povertà, e World Food Program, il programma alimentare mondiale che assiste le popolazioni colpite da carestia nelle fasi di emergenza, premiato con il Nobel per la pace nel 2020. 

Per approfondire: 

www.fao.org

www.ifad.org

www.wfp.org

www.awresolution.org